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Quali sono le più gravi conseguenze del blocco della creatività umana?

Erich Fromm dice: "L’uomo che non può creare vuole distruggere".

E infatti la prima più grave conseguenza del processo di inibizione della creatività attuato dalla famiglia, dalla scuola e dalla società è lo sviluppo della distruttività umana in tutte le sue molteplici forme. Aggressività, vandalismo e violenza diretta verso oggetti animali e persone (le cronache e la vita quotidiana lo confermano drammaticamente). Non basta: l'altra drammatica espressione è la distruttività diretta verso se stessi. E da quel che si vede quotidianamente, ovunque, i modi per auto distruggersi sono tanti. Le statistiche più recenti dicono: ogni 40 secondi una persona si suicida, aumenta vertiginosamente l’uso e l’abuso di droghe e alcol, soprattutto nei giovani. Ogni giorno giornali, radio e TV ci raccontano esempi drammatici.

Un altro tipo di conseguenza gravissima dell'inibizione della creatività è lo sviluppo di un disagio mentale evidente e diffuso: ansia, depressione, crisi di panico, fobie varie, disagio esistenziale (insicurezza, dipendenza psicologica, conformismo, isolamento, indifferenza, intolleranza, difficoltà nella comunicazione, ecc.).

Per una descrizione completa delle conseguenze del processo di inibizione e blocco della creatività umana vedi il libro di V. Cei "Libera la tua creatività".