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Libri sulla Creatività

 

  Stefano Bruzzi: "Sei davvero la persona che vorresti essere? Miglioriamo".

Recensione di Vittorio Cei: Ecco un libro creativo scritto da un autore creativo e che insegna e stimola il lettore a liberare la propria creatività. Ma non vi aspettate il solito e patetico manuale di bricolage. Qui potete trovare un esempio concreto di una creatività che va al di là del produrre semplicemente qualche oggettino banale. Qui si impara a liberare e sviluppare un atteggiamento creativo quotidiano, a impostare relazioni creative con se stessi e con il mondo. Si tratta innanzitutto di ritrovare la propria vera, spontanea identità e la propria libera creatività. E quindi, anche se il libro si presenta come una semplice agenda-diario, è in realtà una guida molto più preziosa e profonda. Un vero e proprio percorso, che è contemporaneamente sia un viaggio alla riscoperta, liberazione e realizzazione di se stesso, sia una vera e propria esperienza terapeutica. E infatti l’autore è riuscito a sintetizzare e armonizzare sia i risultati positivi delle più moderne ed efficaci tecniche psicoterapeutiche sia le riflessioni utili di antichi e moderni orientamenti filosofici. È non solo un libro da comprare, ma un compagno di viaggio da tenere sempre con sé, per viverlo piena-mente e creativa-mente interagendo continua-mente con esso per trasformare ogni giornata in un’esperienza creativa e meravigliosa, indimenticabile. 

   Elisabetta Somaglia: "Io amo i colori". Edito da Youcanprint, 2017.

Recensione di Vittorio Cei: Questo non è un semplice libro. È un armonioso insieme di opere d’arte. È una raccolta di poesie; è una mostra di quadri con meravigliosi colori; è un’opera musicale in cui le parole, le frasi, i concetti si compongono e si contrappongono come perfette e coerenti note musicali; è una raccolta di immagini come un’esposizione di un grande fotografo che racconta le emozioni e le esperienze della sua vita; è una perfetta composizione di video come in un film di un grande regista; e tante altre cose ancora. È quindi una grande opera sinestesica, che al di sotto di una apparente semplicità e naturalezza, nasconde una ricchezza di stimoli, di valori e di esperienze emozionali preziosissime…. Proprio come il citato capolavoro di Francesco d’Assisi, proprio come il volto stesso di Elisabetta e dei suoi figli (che possiamo ammirare nel libro).

Si parla molto ultimamente del valore terapeutico dell’arte. In realtà da sempre l’essere umano sa dello stretto legame tra la bellezza e la salute. Come medico e soprattutto come psichiatra, nel leggere questo libro ho ripetutamente pensato all’importanza e all’efficacia terapeutica che esso potrà certamente avere sia per i pazienti (tutti indistintamente, non solo quelli psichiatrici) sia per chi pur non essendo malato, pur essendo una persona perfettamente normale, inevitabilmente prova di tanto in tanto l’esperienza umana del dolore in rapporto alla negatività reale o immaginaria. E ho pensato in particolare ai giovani, ai giovanissimi, per i quali la lettura e la ri-lettura di questo libro sarebbe un’esperienza indimenticabile, fondamentale per imparare a sviluppare la propria creatività quotidiana e diventare artisti della vita, capaci di trasformare la propria esistenza in un vero grande capolavoro.

È un’opera Bella, scritta da una Bella persona, che ci insegna a vedere, a riconoscere e a gustare la Bellezza intorno a noi e dentro di noi (l’iniziale maiuscola non è un errore di stampa ma è finalizzata a distinguere la vera Bellezza dalla falsa bellezza che attualmente attira l’attenzione di tante persone). E proprio come le opere Belle, una volta che le abbiamo gustate sentiamo subito il bisogno di ritrovarle, di riprovarle, di rivivere e di rinnovare le piacevoli e stimolanti emozioni che esse ci hanno donato. È quindi un libro che non si smette mai di leggere: sia nel senso che una volta che hai cominciato non riesci a smettere fino alla fine, sia soprattutto nel senso che quando hai finito di leggerlo la prima volta non puoi fare a meno di continuare a rileggerlo anche nei giorni successivi. E lo si può fare per sempre, scoprendo ogni volta nuovi piaceri, nuovi stimoli e nuove emozioni.